Archivio mensile:aprile 2017

VENEZIA E L’ANTELOPE CANYON

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antelope

L’Antelope Canyon nella terra Navajo vicino Page, Arizona, è talmente bello che ormai vi arrivano visitatori da tutto il mondo. Purtroppo non può accoglierne milioni, ma solo un certo numero. Per scoraggiare le richieste, il ticket d’ingresso è stato gonfiato fino a quasi 40 dollari, ma non è servito. Tutti vorrebbero percorrere il magico slot… (io, nel 2015, me la cavai con qualche ora d’attesa). E’ un po’ lo stesso destino di Venezia: tutti vorrebbero venirci e intasarne le anguste calli. Al momento le amministrazioni paiono seguire la politica del “Più ne arrivano, meglio è!” (via terra, via maxinave…), senza alcuna preoccupazione per la vivibilità della città e la conservazione dei suoi tesori, ma prima o poi l’assalto turistico di massa dovrà pur essere contrastato in qualche modo…

[Foto tratta da Love Arizona, Facebook]

ANDREINA ZITELLI SCRIVE AL MINISTRO DEL RIO

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Andreina_Zitelli

Lettera aperta al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio

Grandi Navi : dare esecutività al Terminal alla Bocca di Lido, fuori dalla Laguna.

Mi appello al Ministro delle Infrastrutture, a che il Governo dia seguito alla realizzazione della soluzione individuata per l’allontanamento delle Grandi Navi dalla Laguna di Venezia senza porre altro tempo in mezzo alla ricerca di altre ipotetiche soluzioni, dando seguito alle procedure che lo stesso governo ha predisposto, e secondo quanto la legge prevede.

Sono passati 5 anni dalla tragedia del Concordia dalla quale discendono gli obiettivi di sicurezza e tutela del decreto 2 marzo 2012 n.79 , detto Clini Passera, “ Disposizioni generali per limitare o vietare il transito delle navi mercantili per la protezione di aree sensibili…”, ed ancora, Lei, Signor Ministro non adisce agli atti che competono al suo Ministero e alla Capitaneria di Porto per realizzare l’unico progetto che ha ottenuto il Provvedimento di Compatibilità Ambientale, tra “quelli già raccolti e presentati e sottoposti a VIA” (Atto di Indirizzo del Governo Comitato dei Ministri per Venezia, 8 agosto 2014).

Il 7 marzo scorso, il Ministro Galletti Le ha trasmesso il Provvedimento di Compatibilità Ambientale al progetto Venis Cruise 2.0 Nuovo terminal crociere alla Bocca di Lido,.
E Lei, a Milano, proprio nello stesso giorno, quasi a disconoscere il valore di quel Provvedimento, annunciava che era intenzionato a proporre : “ con il Ministero dell’Ambiente e quello dei Beni Culturali, una soluzione che permetta agli operatori turistici di tutto il mondo di programmare le crociere senza incertezze”..
Lei si riferiva chiaramente ad un’altra soluzione, diversa dal Contorta, diversa dal Tresse Nuovo, e cioè lo scavo del percorso Bocca di Malamocco, canale dei Petroli, canale Industriale, canale V. Emanuele. Le Sue parole facevano preconizzare un ricominciare daccapo la ricerca della soluzione come se, in questi 5 anni dal Decreto Clini Passera, nulla fosse accaduto a proposito.

Mi permetto di farLe notare, che con la trasmissione, da parte del Ministro dell’Ambiente a Lei, del Provvedimento di Compatibilità Ambientale al Progetto Venis Cruise 2.0 Nuovo terminal crociere alla Bocca di Lido, si è conclusa la ricerca della soluzione alternativa al transito delle grandi navi da crociera per il Bacino di San Marco e che l’opera da realizzare è disponibile.

Il decreto Clini Passera ( 2 marzo 2012) ha esclusive e mirate finalità di sicurezza della navigazione e di tutela ambientale, e si incardina sulla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Montego Bay dicembre 1982), ratificata e resa esecutiva in Italia con la legge 2 dicembre 1994, n. 689.

Per la Laguna di Venezia, dichiarata dalla Legge Speciale del 1973 di preminente interesse nazionale, il Decreto Clini Passera. considerata “ la particolarissima sensibilita’ e vulnerabilita’ ambientale della laguna di Venezia ove sono presenti ecosistemi continuamente posti a rischio anche tenuto conto dei rilevanti aumenti del traffico marittimo”, vieta il transito nel Canale di San Marco e nel Canale della Giudecca delle navi merci e passeggeri superiori a 40.000 t di stazza (art 1) e stabilisce che il divieto si applica a partire dalla disponibilità di vie di navigazione praticabili alternative a quelle vietate, come individuate dall’Autorità marittima con proprio provvedimento (art 3).

Ora dopo 5 anni la disponibilità della soluzione alternativa esiste.
La selezione ha seguito un lungo iter, è passata: per il preesame delle proposte richiesto dal Ministro dell’Ambiente (2013), per l’ODG del Senato (febbraio 2014), per l’istruzione comparativa delle diverse proposte raccolte da parte dell’Autorità marittima (marzo 2014 d’intesa con la Autorità portuale e il Magistrato alle Acque), per l’iscrizione nel DEF degli Interventi per la sicurezza dei traffici delle grandi navi nella Laguna di Venezia, inseriti nell’Allegato XI delle Opere Strategiche di interesse nazionale, per la Conferenza Stato Regioni ( aprile 2014).
A seguito dell’ Intesa ex L. 443/01, gli Interventi per la sicurezza dei traffici delle grandi navi nella Laguna di Venezia, sono inseriti in Legge Obiettivo, opere strategiche di pubblico interesse.
Il Comitato dei Ministri per Venezia, da Lei presieduto l’8 agosto 2014, raccomanda infine di procedere, con sollecitudine a sottoporre a VIA il progetto relativo al Canale Contorta Sant’Angelo, e altri progetti tra quelli già presentati che raggiungano un adeguato livello di definizione, così chiudendo il perimetro della procedura da seguire per l’individuazione della soluzione, tra quelle già presentate, che dovrà essere ambientalmente compatibile.
Due soli progetti sono stati presentati alla VIA. L’esito è noto.

Solo il Progetto Preliminare Venis Cruise 2.0 Nuovo Terminal Crociere di Venezia – Bocca di Lido proponente Duferco Sviluppo S.r.l. e DP Consulting S.r.l ha ottenuto il Parere Positivo di Compatibilità Ambientale. Provvedimento che Le è stato trasmesso, in base alla norma, dal Ministro dell’Ambiente.
Il progetto approvato, anche con parere positivo della regione Veneto, è una soluzione extra lagunare, sposta il terminal delle grandi navi da crociera alla Bocca di Lido, è del tutto compatibile con le esigenze di salvaguardia e tutela della laguna, non interferisce con il Mose, è a distanza di sicurezza dai centri abitati, utilizza la Marittima come home port, conferma la tutela dell’occupazione del settore. Il progetto risponde pienamente alle raccomandazioni dell’ UNESCO votate nell’Assemblea generale di Istanbul (luglio 2016).

L’altro progetto Adeguamento via acquea di accesso alla stazione marittima di Venezia e riqualificazione delle aree limitrofe al Canale Contorta Sant’Angelo proposto dall’ Autorità Portuale di Venezia, individuata nel 2013 dalla Capitaneria di Porto come la soluzione, non ha superato la VIA ed è decaduta.
Spetta ora all’Autorità Marittima, la Capitaneria di Porto, previo una grave omissione di individuare con proprio decreto la nuova unica, soluzione resasi disponibile e regolare di conseguenza il transito per il Bacino di San Marco per il tempo necessario alla realizzazione. In base all’ODG del Senato, infatti si devono “effettuare nel più breve tempo possibile, utilizzando la normativa vigente, i lavori conseguenti”.

Signor Ministro, spetta a Lei a che vadano istruite dal MIT le fasi susseguenti ex Lege 443/01: e segnatamente: l’invio al Consiglio Superiore dei LL.PP. del Progetto preliminare approvato per il parere di competenza; l’ inoltro al CIPE del progetto preliminare corredato dei Pareri di VIA positiva e del Cons. Sup LL.PP.

Ogni altra iniziativa volta e rimettere in campo ipotetiche soluzioni intra-lagunari, comunque formulate, non hanno luogo di fronte alla soluzione extra-lagunare approvata. Non garantirebbero infatti gli scopi del Decreto Clini Passera di sicurezza e tutela per la Laguna di Venezia, interferirebbero con i traffici commerciali, richiederebbero scavi ingenti e sistemazioni rilevanti, interferirebbero con le aree ad alto rischio di incidente rilevante della zona industriale Non avrebbero la possibilità di superare la Valutazione di Impatto mentre avrebbero, il certo e solo scopo di procrastinare, nel tempo, il passaggio delle grandi navi davanti San Marco.

Semmai le raccomandazioni di allontanamento dei transito da San Marco e dalla Laguna andrebbero rafforzate rapportandole alle esigenze di massima sicurezza anche verso pericoli insorgenti da atti dolosi, come i recenti fatti fanno vedere.

C’è, Signor Ministro, ancora molto da fare e non bisogna perdere altro tempo.

Prof. Andreina Zitelli
Venezia