Le direzioni nazionali di Italia Nostra e del WWf hanno inviato una lettera a tre ministri del governo italiano per invitarli a impedire l’escavo di un nuovo, amplissimo canale artificiale nella Laguna di Venezia allo scopo di permettere il passaggio delle grandi navi da crociera (il canale Contorta Sant’Angelo progettato dall’Autorità portuale).
Il progetto, si legge nella lettera, “non tiene conto della legislazione vigente” né delle conseguenze dell’escavo, che “andrebbero pesantemente a incidere sul fragile equilibrio della Laguna”.
In particolare la lettera mette in guardia contro il proposito di inserire il progetto nella Legge Obiettivo (che riguarda le grandi opere necessarie al Paese), procedura che consentirebbe di evitare per l’opera una rigorosa valutazione d’impatto ambientale e un confronto con altre soluzioni possibili, inclusa quella di tenere le grandi navi del tutto fuori dalla Laguna.
In questo modo, scrivono le due direzioni nazionali, “i cittadini veneziani e italiani sarebbero anche defraudati del diritto di partecipare e dire la loro su un progetto contestato dagli ambienti scientifici, che deve essere valutato adeguatamente, confrontando tutte le possibili alternative”.
Per il testo completo seguire il link:
E ancora del sito di ITALIANOSTRA.ORG/VENEZIA
“Non è facile districarsi nei meandri delle strutture azionarie delle società pubbliche e private, specialmente quando le informazioni sono fornite dagli stessi interessati. Per questo ci limitiamo a riferire senza commenti una notizia che riguarda la Venice Terminal Passeggeri (società che gestisce il traffico crocieristico in laguna). Risulta infatti che l’Autorità portuale (presidente Paolo Costa) e la Regione Veneto (presidente il leghista Luca Zaia), già proprietarie separatamente di grosse quote della Vtp, hanno stretto un patto societario
per il controllo della medesima, formando una nuova società per gestire appunto quelle quote. Dopo l’operazione, la proprietà della Vtp risulta così suddivisa:
55 per cento alla nuova compagnia (di cui 34% al Porto e 21 % alla Regione);
12 per cento circa alla Save, la società aeroportuale di Enrico Marchi;
15 per cento a una società di agenti marittimi;
“altre briciole” disperse tra privati.
Presidente della Vtp è l’avvocato Sandro Trevisanato, già parlamentare di Forza Italia. Con Costa ex deputato ed ex ministro, Zaia presidente della regione e Trevisanato ex deputato, il traffico crocieristico è saldamente in mano alla politica veneziana, in modo trasversale e probabilmente inoppugnabile. La stessa politica è poi quella che dovrà decidere se e come scavare un nuovo canale lagunare per il passaggio delle grandi navi. Sembra lecito allora dubitare che i progetti alternativi presentati da cittadini estranei a quei gruppi abbiano la minima possibilità di successo.”