Archivio mensile:aprile 2014

AL COMITATONE CHE SI RIUNISCE IL 30 APRILE 2014

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Al Presidente del Consiglio Parlamentare Europeo; Alla commissione Ambiente – Parlamento Europeo; Alla commissione Petizioni – Parlamento Europeo; Ai gruppi politici del Parlamento Europeo

All’ UNESCO

Al Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano;
Al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti; Al Ministro dell’Ambiente; Al Ministro della Sanità; Ai gruppi politici del Parlamento Italiano;

Al Comitato Interministeriale di indirizzo, coordinamento e controllo (art.4, legge n.798/1984) – detto “ Comitatone”.

Al Presidente del Magistrato alle Acque di Venezia; All’Autorità Portuale di Venezia; Alla Capitaneria di Porto di Venezia;
Agli Enti Locali competenti territorialmente:
Al Presidente della Regione Veneto
Al Presidente della Provincia di Venezia
Al Sindaco di Venezia
Al Sindaco di Chioggia
Al Sindaco di Cavallino – Tre Porti
Al Sindaco di Mira
Al Presidente della Municipalità del Lido e Pellestrina
Al Presidente della Municipalità di Venezia – Murano – Burano

Ai gruppi politici presenti nei vari Enti Locali

Domani 30 aprile è stato convocato il Comitatone che dovrà prendere importanti decisioni sul problema delle grandi navi a Venezia, qualche giorno fa il Comitato NOGrandiNavi – Laguna Bene Comune , di cui facciamo parte ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi che alleghiamo alla presente e di cui condividiamo in toto i contenuti.

Abbiamo visto che anche altre categorie coinvolte nella vicenda hanno scritto a sostegno di altre soluzioni.

Vi ricordiamo che agli inizi del 2013 abbiamo inviato ufficialmente a tutti voi il testo di una petizione popolare intitolata “Fuori dalla Laguna le navi incompatibili” che è stata sottoscritta da 12.672 persone (10.051 firme raccolte con gazebi itineranti a Venezia, Mestre e Marghera e 2.622 firme raccolte tramite petizione on line) il testo della petizione lo riportiamo sotto.

Vi ricordiamo che ad ottobre del 2013 una petizione lanciata on line da Gabriele Mucino intitolata “Stop all’accesso delle grandi navi a Venezia “ ha raccolto oltre 92.741 firme di persone in pochissime settimane.

Nonostante tutto questo, nonostante l’attenzione dei media nazionali ed internazionali, nonostante le moltissime iniziative e manifestazioni contro le grandi navi in Laguna di Venezia, niente è stato fatto e tutto continua come prima.

Il Comitatone del 30 aprile ha una concreta possibile soluzione finale che, recependo lo slogan del Comitato No Grandi Navi: “fuori le grandi navi dalla laguna” e i contenuti delle petizioni ricordate precedentemente, individua nella bocca di Lido il sito del terminal crocieristico il quale, escludendo ogni qualsiasi scavo di nuovi canali in laguna, riesce a conciliare il delicato equilibrio lagunare con la salvaguardia dell’occupazione e con il mantenimento della attuale stazione Marittima, ottemperando altresì al decreto Clini-Passera rimasto disatteso dall’ormai lontano marzo 2012.
Verrebbero così a cadere tante argomentazioni ( alcune prive di fondamento e artatamente diffuse) che supportano i sostenitori delle varie ipotesi progettuali che tracciano i percorsi delle grandi navi crociera all’interno della laguna quali il nuovo canale Contorta-S. Angelo, il nuovo canale dietro alla Giudecca , l’allargamento del canale Vittorio Emanuele , nuovi approdi a Marghera.

In tale contesto auspichiamo che la soluzione finale possa venire esplicitata anche sulla base di una apposita commissione tecnica di valutazione opportunamente designata laddove l’equilibrio idraulico e morfodinamico della Laguna , nonché la legislazione europea e nazionale che la tutelano, assumano un peso dirimente ed i cui membri siano caratterizzati da terzietà e privi di possibili sospetti di connivenza ed interessi di parte.

Tutti i cittadini che in questi anni hanno partecipato in diversi modi alle mobilitazioni contro le grandi navi a Venezia ed in Laguna, valuteranno quanto sarà deciso dal Comitatone , e sapranno come esprimere il loro giudizio nelle elezioni europee del 15 maggio e nelle mobilitazioni cittadine decise nelle assemblee cittadine che sono in corso.

L’Associazione AmbienteVenezia
che aderisce al Comitato NOGrandiNavi- Laguna Bene Comune

Petizione Popolare

FUORI DALLA LAGUNA LE NAVI INCOMPATIBILI

Le GRANDI NAVI DA CROCIERA inquinano ciascuna come 14 mila automobili e compromettono la salute dei cittadini, quelli di oggi e soprattutto quelli di domani

Le GRANDI NAVI DA CROCIERA per le loro abnormi dimensioni mettono a rischio la sicurezza della città e la sopravvivenza della laguna

Le GRANDI NAVI DA CROCIERA non portano benessere, arricchiscono solo chi specula su un turismo insostenibile e aggravano l’impoverimento della città di residenti e servizi trasformandola in una Disneyland

Il Decreto dei Ministri dei Trasporti e dell’Ambiente del 2 marzo 2012 vieta il transito nel canale di San Marco e nel canale della Giudecca delle navi di stazza lorda superiore alle 40.000 tonnellate ma l’applicazione di questo divieto viene rinviata a tempi futuri indefiniti, quando “saranno praticabili vie di navigazione alternative a quelle vietate”

NOI VOGLIAMO
– che si affrontino subito le soluzioni alternative definitive senza ipotizzare costose e devastanti soluzioni provvisorie. Per ragioni di sicurezza, di salute pubblica e di difesa dell’ecosistema lagunare si vieti immediatamente l’accesso in laguna delle navi al di sopra delle 40.000 tonnellate di stazza lorda.

– che contemporaneamente vengano avviate le procedure per l’estromissione definitiva di quelle navi che studi autorevoli e indipendenti, da avviarsi immediatamente, dichiareranno incompatibili col benessere della città e col recupero morfologico della laguna, compromesso dalle eccessive sezioni alle bocche di porto e da canali troppo larghi e profondi.

– che venga installata una rete di centraline Arpav per rilevare la qualità dell’aria a Venezia Centro storico e nelle isole

– che vengano emanati con urgenza provvedimenti cautelativi in difesa della salute pubblica come l’obbligo per tutte le navi in movimento all’interno della laguna di usare carburanti con contenuti di zolfo inferiore allo 0,1%; l’obbligo di utilizzare le migliori tecnologie per ridurre al massimo la produzione ed emissione di inquinanti; la possibilità di utilizzare gli apparati radar solo in caso di nebbia per le navi in movimento; l’elettrificazione di tutte le banchine d’ormeggio nella laguna di Venezia

– che il sindaco (responsabile per legge della salute) promuova con l’Ulss12 veneziana un’indagine sulla salute dei cittadini in connessione con il crocerismo

– che si stabilisca una soglia totale di sostenibilità giornaliera turistica, e che anche al crocerismo ne venga assegnata una quota invalicabile

UNA LETTERA A MATTEO RENZI

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contorta

grandinavi

Se il governo decide per il contorta sant’angelo, l’opposizione della città sarà generalizzata.
Non si può trasformare la laguna in un braccio di mare per soddisfare il gigantismo navale.
La questione delle grandi navi da crociera manifesta una coazione a ripetere gli stessi errori perpetuati nel novecento.
Anche le mega-petroliere che negli anni 60-70 portavano il greggio a Marghera per gli impianti della chimica di base erano incompatibili con la laguna e, ciò nonostante, si realizzò il “canale dei Petroli” che è stato ed è la causa della distruzione morfologica della laguna centrale, nonché concausa del fenomeno di aumento delle acque alte.
Oggi si intende ripetere lo stesso errore, manomettendo la laguna all’insegna del profitto: scavare un altro canale per un’industria – quella del gigantismo crocieristico – che è tanto insostenibile per Venezia e la sua laguna quanto all’epoca si è dimostrata la mortifera industria chimica.
Anche se le grandi navi non passeranno più per il bacino di San Marco, continueranno a solcare la laguna e a sostare in Marittima a due passi dai quartieri urbani di Santa Marta e Sacca Fisola, in pieno centro storico, contribuendo in maniera pesante all’inquinamento acustico, elettromagnetico e aereo dell’ambiente cittadino.
Lo scavo del canale contorta è un’altra grande opera inutile e dannosa, vantaggiosa solo per le solite imprese che hanno il monopolio delle opere in laguna, e che sono tra l’altro al centro di indagini e inchieste su fondi neri e malversazioni.
Lo scavo del canale contorta non gioverà nemmeno all’industria crocieristica e al porto, che nei prossimi anni dovrà fare i conti con l’innalzamento del livello del mare e la chiusura sempre più frequente delle paratoie del MO.S.E. Un avanporto in mare è l’unica salvezza per l’attività futura del porto.
Sul tavolo dei ministeri sono giunti progetti che prevedono l’estromissione delle navi dalla laguna, collocandole alla bocca di porto del Lido. Sono soluzioni poco costose e realizzabili in meno tempo, che consentirebbero di mantenere in marittima le attività di interscambio e l’arrivo delle navi più piccole, oltre a recuperare spazi urbani al suo interno.
Perciò il comitato nograndinavi invierà una lettera direttamente al capo del governo Matteo Renzi per fargli sentire la voce di tutta la città e invitarlo a prendere in considerazione anche gli altri progetti e per far presente che una decisione così delicata va presa ascoltando non i ministri di turno, ma gli studiosi e gli esperti che da anni studiano l’idrodinamica lagunare.
La città è pronta alla mobilitazione e indice
Assemblea pubblica a San Sebastiano mercoledì 23 aprile ore 17.

Lettera aperta del Comitato NOGrandi Navi –Laguna Bene Comune
al Presidente del Consiglio Matteo Renzi

Venezia 21 aprile 2014

Il Comitato No Grandi Navi confida nella Sua volontà di rinnovamento e vuole credere in un Presidente del Consiglio autorevole in grado di attivarsi fin da subito per poter esprimere la soluzione definitiva delle grandi navi crociera a Venezia, ponendo fine ad un balletto di manovre confuse, diversive, dilatorie e prive di trasparenza gestite da varie autorità ministeriali e locali la cui credibilità si sta rivelando quanto mai discutibile ed al limite della legalità.

Oggi si delinea una concreta possibile soluzione finale che, recependo lo slogan del Comitato No Grandi Navi: “fuori le grandi navi dalla laguna”, individua nella bocca di Lido il sito del terminal crocieristico il quale, escludendo ogni qualsiasi scavo di nuovi canali in laguna, riesce a conciliare il delicato equilibrio lagunare con la salvaguardia dell’occupazione e con il mantenimento della attuale stazione Marittima, ottemperando altresì al decreto Clini-Passera rimasto disatteso dall’ormai lontano marzo 2012.

Verrebbero così a cadere tante argomentazioni ( alcune prive di fondamento e artatamente diffuse) che supportano i sostenitori delle varie ipotesi progettuali che tracciano i percorsi delle grandi navi crociera all’interno della laguna quali il nuovo canale Contorta-S. Angelo, il nuovo canale dietro alla Giudecca , l’allargamento del canale Vittorio Emanuele , nuovi approdi a Marghera.

In tale contesto auspichiamo che la soluzione finale possa venire esplicitata anche sulla base di una apposita commissione tecnica di valutazione da Lei opportunamente designata laddove l’equilibrio idraulico e morfodinamico della laguna , nonché la legislazione europea e nazionale che la tutelano, assumano un peso dirimente ed i cui membri siano caratterizzati da terzietà e privi di possibili sospetti di connivenza ed interessi di parte.

Con un Suo intervento fattivo in tal senso Lei potrà così fornire una esauriente risposta:

•a quel composito movimento cittadino documentato da oltre 12.500 firme raccolte in pochi mesi in una petizione che pretende la fuoruscita motivata delle grandi navi crociera dalla laguna
•a quella vasta opinione pubblica internazionale e nazionale ed a quelle prese di posizione di elevato spessore culturale che le ripetute manifestazioni cittadine hanno contribuito ad esprimersi con drastici pareri negativi sul transito delle grandi navi crociera in città
•- a quelle convinzioni del mondo scientifico che dimostrano l’incompatibilità delle dimensioni di queste grandi navi crociera con la sezione di canali navigabili all’interno della laguna che ne alterano irrimediabilmente l’equilibrio
•ad una sostenibilità economica ed ambientale di lungo periodo, anche alla luce dell’ innalzamento in atto del livello del mare nord adriatico
•a quel prezioso patrimonio lavorativo ed imprenditoriale la cui operatività non solo sarà mantenuta, ma verosimilmente incrementata
• alla esigenza della rapidità di esecuzione e del perseguimento del minor costo.

Inoltre con un comportamento siffatto la Presidenza del Consiglio garantisce la traduzione di quell’ordine del giorno del Senato con gli scenari che alcuni suoi Ministri e l’Autorità Portuale veneziana sembrano ignorare

La invitiamo infine ad adoperarsi onde evitare che dichiarazioni e comportamenti di autorità da Lei gerarchicamente controllate alimentino. l’acuirsi di un conflitto in città. Il Comitato, finché si prospettano interventi distruttivi della Laguna bene comune, non demorderà e continuerà ad organizzare mobilitazioni sempre più consapevoli ed eclatanti.

Una Sua disponibilità per un incontro con rappresentanti del sottoscritto Comitato viene ritenuta occasione gradita

Il Comitato NOGrandiNavi – Laguna Bene Comune”

A PROPOSITO DEL NUOVO INCIDENTE IN MARITTIMA…

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venezakranz

Gli dei puniscono la superbia degli uomini, e così stamane [ieri 5 aprile] la Msc Preziosa ha deragliato dai binari di Paolo Costa e di Sandro Trevisanato andando a sbattere contro la banchina della Marittima nonostante due rimorchiatori, il pilota a bordo, le tecnologie ultramoderne che la guidano.
Non c’è che dire, una bella riapertura per la stagione croceristica!
È ovvio per chiunque che in qualsiasi attività umana l’incidente è sempre dietro l’angolo, ma non per i paladini del crocerismo che hanno sempre fatto come il cieco che non vuol vedere o il sordo che non vuol sentire, negando qualsivoglia problema e riducendolo a “fastidio estetico”, come a suon di libri o di paginate di giornali a pagamento hanno cercato di dire l’Autorità Portuale e la Venezia Terminal Passeggeri.
La grande contro-informazione e mobilitazione che abbiamo costruito in questi due anni ha fatto si che centinaia e centinaia di persone si siano opposte al passaggio delle grandi navi in laguna (con i propri cervelli, cuori e corpi) facendo capire al mondo intero l’importanza e la legittimità della nostra battaglia. Battaglia che il mondo ha mostrato di appoggiare e condividere.
Non ci spaventano le ammende che ci sono state inflitte travisando il significato della protesta sociale e colpendola con provvedimenti amministrativi. Siamo giustamente preoccupati per gli immensi problemi, per i gravi rischi connessi al crocerismo e per i pochi vantaggi che ne trae la città. E oggi gridiamo di nuovo basta, basta basta!!!!
Diffidiamo il Governo e la Regione dall’imboccare scorciatoie inaccettabili per fare presto, con la scusa dell’incidente. Bisogna si intervenire presto, ma operare alla luce del sole. La strada è solo una: nessun ricorso alla legge obiettivo, un vero e serio confronto tra i progetti e gli scenari in campo, un dibattito trasparente e partecipato che abbia al primo posto l’interesse pubblico.
Se si terranno in conto tutti i problemi legati al crocierismo tra cui la crescita del livello del mare e i limiti alla portualità che comporterà il Mose alle bocche di porto, la soluzione che unisce la salvaguardia del lavoro e la tutela dell’ambiente è una sola:
le grandi navi incompatibili devono stare fuori dalla laguna.
Quello che è successo oggi ci dice che la lotta è aperta più che mai e ci spinge a proporre un’assemblea cittadina nei prossimi giorni, per chiamare a raccolta la cittadinanza tutta.
Comitato Nograndinavi

INVITO ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DE PICCOLI

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DePiccoli3

(Clicca sull’immagine per ingrandirla)

Duferco Italia Holding e DP Consulting sono lieti di invitarLa alla presentazione di
Venis cruise 2.0 nuovo Terminal crociere alla Bocca di Lido
giovedì 10 aprile 2014 ore 11
Ateneo Veneto, Sala Tommaseo, 1° piano
Campo San Fantin, Venezia
Venis Cruise 2.0 è il nuovo terminal crociere alla Bocca di Lido che libererà il Bacino di San Marco dal transito delle grandi navi.
La costruzione della nuova infrastruttura, che preserva le funzioni crocieristiche dell’attuale Stazione Marittima, rappresenta una risposta di lungo periodo per confermare Venezia nel suo ruolo primario nella crocieristica europea.
Il progetto sarà presentato da Cesare De Piccoli e dall’ing. Ezio Palmisani, amministratore delegato di Duferco Engineering, e vedrà la partecipazione degli esperti che illustreranno gli aspetti peculiari del progetto, dall’ingegneria all’inserimento ambientale e paesaggistico, alla sostenibilità energetica.