Archivio mensile:dicembre 2019

2020: PRIMA GLI ITALIANI!!!!!

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Nuova-Zelanda-2020

CAUTION: post dichiaratamente razzista. Ogni 31 dicembre, quando il tg delle 13 annuncia agli italiani che i buzzurri della Nuova Zelanda sono già entrati nell’anno successivo (mentre a noi tocca aspettare la mezzanotte), mi incazzo come una iena e grido: “Non è giusto!!! Prima gli ITALIANI!!!!!!!”… poi mi ricordo di non essere un terrapiattista:-)

NASCE IL GRUPPO FREE VENICE

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FreeVenice

Leggo in FACEBOOK: “Siamo un piccolo gruppo di veneziani che non vogliono arrendersi.Per questo abbiamo scritto un manifesto – che vogliamo condividere con voi. Perché Venezia appartiene al mondo. Ecco il manifesto di #FreeVenice ”

FREE VENICE: Manifesto per Venezia

1. Liberare Venezia dall’abbraccio mortale con la terraferma

Venezia non ha un’amministrazione comunale propria da quando nel 1926 con un decreto fascista è stata unita a Mestre senza consultare la popolazione. Il comune unico vide la luce sotto il governo di Mussolini, progettato da un gruppo di industriali che accorpò forzatamente Venezia alla città industriale di Marghera e alla colonia operaia che sorgeva a Mestre. Ai tempi di Mussolini, sulla terraferma vivevano soltanto 40.000 persone, a Venezia invece quasi 200.000. Oggi il rapporto si è capovolto e la conseguenza è che quando si vota per il sindaco, questo non viene scelto dai 79.000 abitanti di Venezia insulare, ma dai 180.000 abitanti della terraferma che vivono tra Mestre, Marghera, Favaro, Campalto, Chirignago e Zelarino in una realtà completamente diversa da quella di Venezia. Il sindaco di Venezia e il consiglio comunale sono quindi da anni espressione delle istanze della terraferma e non di Venezia. Questa emergenza democratica è alla base di ben cinque referendum: nell’ultimo il 66,11 per cento dei votanti dell’intero Comune si sono espressi per l’autonomia di Venezia e Mestre, a Venezia la percentuale del Sì all’autonomia è stata oltre l’80 per cento. Parallelamente mostrando scarso rispetto per il valore di un fondamentale istituto di democrazia diretta com’è il referendum l’attuale sindaco e la gran parte dei partiti e ex sindaci hanno invitato all’astensione non consentendo al referendum di raggiungere il quorum previsto. In nessuna democrazia si invita a non votare.

2. Specificità e Statuto Speciale

Il ripristino del rapporto tra il nome della città di Venezia e la sua coerente e specifica morfologia territoriale è la premessa indispensabile per ambire ad uno Statuo Speciale che risponda alle peculiari problematiche del vivere a Venezia. Lo Statuo Speciale in base al Trattato di Lisbona fino ad ora non è ottenibile perché due terzi del comune si trovano in terraferma, ovvero Venezia è di fatto omologata ad un territorio “normale” che essendo prevalente all’interno del Comune cancella la specificità di Venezia. Grazie allo Statuto Speciale, la città potrebbe ottenere esenzioni e sgravi fiscali tesi a ridare a Venezia la dignità di città completa di residenti, mestieri, servizi e funzioni. Una città che abbia di nuovo una visione prospettica del suo futuro rompendo così la deriva negativa che da anni la vede trasformarsi in una sorta di periferia storico-turistica senza vita, anima e identità. Lo Statuto Speciale è quindi lo strumento necessario per difendere e promuovere la residenza e i mestieri, ma anche per attrarre in città aziende che creino posti di lavoro qualificati andando oltre la monocultura turistica nel rispetto della delicatezza dell’ambiente. La richiesta di uno Statuo Speciale per Venezia sintetizza la nostra lotta per la sopravvivenza di una cultura millenaria che rischia d’essere travolta dalla banale mercificazione della nostra vita quotidiana.

3. Tutela per la laguna

Non si può salvare Venezia con i suoi beni culturali senza salvare la laguna: lottiamo per una rinaturalizzazione della laguna che rappresenta il nostro polmone e la difesa della nostra salute: Venezia è la città portuale più inquinata d’Italia e va protetta da decisioni i cui interessi sono altrove (lo scandalo MOSE insegna). Ed invece oggi, nonostante le acque alte eccezionali che si ripetono con sempre maggior frequenza, si riparla del porto crocieristico stabile in Marittima con scavo del canale Vittorio Emanuele, nonostante tutta la comunità scientifica abbia confermato che lo scavo dei canali determina danni alla morfologia lagunare.

4. Laboratorio per il futuro

Come nessun’altra città al mondo, Venezia si confronta con due sfide epocali e globali: il clima e l’overtourism, ovvero il sovraffollamento turistico. Invece di sprofondare sotti i piedi di 33 milioni di turisti ogni anno, Venezia potrebbe essere la sede ideale di un’agenzia internazionale per l’ambiente.

5. Venezia appartiene al mondo

Venezia è storicamente una delle capitali mondiali della cultura, una città da sempre cosmopolita in cui da secoli vivono, lavorano e studiano persone provenienti da ogni parte del mondo, senza contare gli ingenti fondi investiti da comitati privati stranieri per il restauro di tanti edifici veneziani. Ed è per questo abbiamo bisogno del vostro sopporto. Noi facciamo appello a tutti quelli che hanno a cuore Venezia: aiutateci a ridare a Venezia un futuro di città completa, se perdiamo Venezia sarà una sconfitta sociale e culturale per il mondo intero.
Solo con l’aiuto della comunità internazionale è possibile salvare Venezia nella sua integrità: ovvero il mirabile insieme delle sue architetture, il contenitore, insieme al tessuto socio-economico che è il contenuto che dà senso e autenticità alla bellezza di Venezia.

VENEZIA, LE SARDINE E GLI SQUALI

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sardineveneziane

All’annuncio della donazione di poco più di mille euro alla causa dell’emergenza acqua alta veneziana (somma raccolta nel recente raduno delle sardine veneziane) ho commentato:

“1157 euro? Sufficienti per uno spritz tra i comunali. Non credo sia compito delle sardine sacrificare la paghetta settimanale per finanziare la salvaguardia della laguna, bensì pretendere che i politici e lo stato provvedano alla stessa… … e che i giudici sbattano in galera i ladri di danaro PUBBLICO.”

https://www.ilpopoloveneto.it/notizie/nordest/veneto/venezia/2019/12/18/93903-sardine-venezia-donati-1-157e-al-comune-di-venezia-per-lemergenza-acqua-alta?fbclid=IwAR3O4mOxfAcudQVVhTCQiyN7vWW3rKQdBWdoF-4I5tfGRz54xY1wZiAqxOY