30 novembre tutti a Venezia per il Veneto
No grandi opere – No consumo di suolo
per la democrazia e i beni comuni
per il diritto di respirare, lavorare, vivere in Veneto
Giornate di mobilitazione regionale in difesa della qualità della vita
Sabato 16 novembre : iniziative di sensibilizzazione nei Comuni del Veneto
Sabato 30 novembre ore 14 – stazione FS di Santa Lucia – manifestazione regionale a Venezia
La Terra non ce la fa più: ha bisogno di un anno e mezzo per recuperare quello che le viene sottratto in un anno. “Il clima impazzito sconvolgerà il pianeta. Siamo vicini al punto di non ritorno” (Ipcc-Onu 2013). E il Veneto è una delle regioni più inquinanti e inquinate d’Europa.
L’inquinamento atmosferico, prodotto da traffico, inceneritori, cementifici, centrali termoelettriche, industrie nocive, grandi navi, avvelena l’aria: la peggiore d’Europa.
Cementificazione e asfaltatura del suolo impoveriscono le campagne, provocano frane e alluvioni, distruggono il paesaggio e un patrimonio storico ed ambientale di valore inestimabile.
Eccessivi prelievi d’acqua inaridiscono i fiumi, provocando l’avanzamento del cuneo salino, e l’abbassamento delle falde acquifere.
Col sistema del “project financing” banche e grandi imprese succhiano miliardi di risorse pubbliche. Per i cittadini questo significa solo debito, aumenti di tariffe per i servizi e per pedaggi speculativi.
I cittadini e i Comuni non contano più nulla poiché la Regione ha azzerato la pianificazione urbanistica riducendola ad un incredibile delirio di autostrade e “progetti strategici” (mega-poli commerciali direzionali), mentre le verifiche ambientali sono ridotte a pura formalità.
Gli abitanti del Veneto sono da anni impegnati in una moltitudine di vertenze locali, volte a salvaguardare la vivibilità del territorio. Cittadine e cittadini di buona volontà si sono finalmente riuniti per chiedere una urgente inversione di rotta:
– Fermare subito le “grandi opere” inutili e dannose (nuove autostrade e linee TAV, carbone nella centrale di Porto Tolle, MOSE, scavo nuovi canali in laguna, nuove scogliere e false barene-discariche).
– Allontanare definitivamente le “grandi navi” dalla Laguna.
– Liberare il territorio dalle servitù militari.
– Finanziare i Comuni, anche con la Cassa Depositi e Prestiti a tasso agevolato, per manutenzione, messa in sicurezza, riqualificazione energetica di edifici pubblici e territorio – vera grande opera necessaria – dando lavoro alle piccole e medie imprese.
– Riconversione ecologica delle città, delle industrie e dell’agricoltura per creare buona e stabile occupazione.
– Gestione pubblica e partecipata, senza profitti in bolletta, di acqua e servizi pubblici – No allo sfruttamento indiscriminato delle risorse idriche.
– Fermare la privatizzazione della sanità: i “project financing” ospedalieri sottraggono risorse pubbliche alla prevenzione e alle prestazioni sanitarie di cura.
– Stop al consumo di suolo agricolo : cambiare la legge urbanistica regionale e il nuovo PTRC – Piano Territoriale Regionale – per tutelare il patrimonio storico, culturale e paesaggistico, attuando finalmente e per intero il Codice nazionale del Paesaggio.
– Basta con il ricorso alla “legge obiettivo” e ai commissari straordinari .
– Basta con inceneritori, cave e discariche – Incentivare riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti.
– Stop a nuove autostrade, strade, raccordi e poli commerciali che desertificano i nostri centri, distruggendone il tessuto sociale e le attività economiche: investire per recuperare aree ed edifici da bonificare e riqualificare (a partire da Porto Marghera) per attività innovative.
– Investire non in autostrade e Alta Velocità, ma in rinnovo e potenziamento delle ferrovie esistenti con un piano integrato di vera intermodalità. Favorire il trasporto pubblico locale e regionale (SFMR). Favorire la mobilità ciclo-pedonale. Spostare il trasporto merci dalla gomma ad acqua e rotaia.
– Ricostruire gli organismi di valutazione e controllo ambientale per renderli indipendenti dai poteri politici ed economici: eliminare i conflitti d’interesse e di competenze e la concentrazione di tutti i poteri (di Piano, progetto, valutazione, attuazione e controllo) in una sola figura.
– Garantire pubblicità e trasparenza ai lavori delle Commissioni d’inchiesta del Consiglio regionale sulla “finanza di progetto” e le aziende regionali, innanzitutto su Veneto Strade SpA.
– Smantellare l’intreccio politica-affari oggi all’attenzione della Magistratura.
– Difesa della Costituzione e delle assemblee elettive, contro ogni tentazione presidenzialistica. – Partecipazione piena dei cittadini alle decisioni e ai controlli.
I comitati e i movimenti, le associazioni e i gruppi di cittadinanza attiva operanti in Veneto invitano tutte e tutti a far sentire la loro voce e a partecipare alle iniziative programmate.
aderiscono:
1 Beati i costruttori di pace; 2 Comitato diritto alla città -rete dei comitati cittadini Rovigo; 3 Comitato Opzione Zero; 4 Movimento Mira 2030; 5 Fondamente; 6 Eddyburg; 7 Mountain Wilderness Italia; 8
Coordinamento di Padova “Costituzione, la via maestra”; 9 Eco Magazine; 10 Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”; 11 AmicoAlbero – Mestre- Venezia; 12 Movimento dei Consumatori – Venezia; 13 VeneziAmbiente – Ecomuseo della Laguna Mestre – Malcontenta; 14
Assemblea permanente contro il rischio chimico Marghera; 15
Associazione AmbienteVenezia; 16 Coordinamento veneto pedemontana alternativa CoVePA; 17 CAT Comitati ambiente e territorio della Riviera del Brenta e del Miranese; 18 Digiuno Territorio; 19 Io scelgo Mirano; 20 Cobas – Comitati di Base della Scuola del Veneto; 21 Comitato Ambiente e Sviluppo di Cavarzere (VE); 22 Rete Polesana dei Comitati; 23 ALBA – Alleanza lavoro Benicomuni Ambiente – Padova; 24 No Grandi Navi di Venezia; 25 Associazione Arianova – Pederobba; 26 Associazione Si Rinnovabili No Nucleare; 27 Federazione polesana di Rifondazione Comunista; 28 Movimento per la Decrescita Felice di Padova; 29 Comitato Difesa Salute e Ambiente Padova Est; 30 Coordinamento Zero-Rifiuti Padova; 31 Comitato Prov. 2 Si Acqua Bene Comune – Padova; 32 Associazione Città Amica; 33
Comitato Difesa Alberi e Territorio – Padova; 34 Associazione ISDE (medici per l’ambiente) sezione di Padova; 35 Legambiente Veneto; 36
Andrea Zanoni europarlamentare; 37 L’Eco dalle Terre; 38 IntercomAmbiente di Trecenta Rovigo; 39 Movimento Salvaguardiaambiente di Marano Vicentino; 40 Comitati Difesa Salute e Territorio NO PEDEMONTANA; 41 Rete dei Comitati Alto Vicentino; 42
Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido di Venezia; 43 Comitato Referendario Sarcedo Turistica; 44 Federazione di Belluno di Rifondazione Comunista; 45 Forum Naz.le Salviamo il Paesaggio; 46 Coordinamento delle Ass.ambientaliste del Parco dei Colli Euganei; 47 Comitato No Valdastico Nord; 48 Comitato No G.O.L.F. Sarcedo; 49 L’acqua e il Bosco della Val Posina; 50
Arcadia Ambiente e Territorio; 51 Comitati ambiente e territorio della Riviera del Brenta e del Miranese; 52 Coordinamento dei Comitati di Vicenza; 53 Alternativa – laboratorio politico; 54
Comitato per la salute pubblica Bene Comune -Pordenone; 55 Comitato sì Treviso mare; 56 Partito democratico di Meolo; 57 Italia Nostra Veneto; 58 Umberto Curi; 59 Comitato Commenda Est di Rovigo; 60
Associazione Archeostorica Cayran – Caerano di San Marco (Tv); 61
Agricoltura Biologica FUORI DI CAMPO di GRUPPO POLIS; 62 Rete provinciale dei Comitati del Polesine e basso-veneziano; 63 Amministrazione comunale Marano Vicentino; 64 Diversamente Bio; 65
Padova 2020; 66 Rifondazione Comunista del Veneto; 67 Circolo SEL di Mira; 68 Uniti per Cambiare di Occhiobello (RO); 69 Movimento della Decrescita Felice Circolo di Venezia; 70 Istituto Nazionale di Bioarchitettura sezione di Venezia (INBAR Venezia)…