Archivio mensile:novembre 2015

VENEZIA, 29 NOVEMBRE 2015. MANIFESTAZIONE PER IL CLIMA

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clima

MARCIA MONDIALE PER IL CLIMA – MANIFESTAZIONE DI VENEZIA

ore 14 Stazione Ferroviaria di Venezia

percorso Strada Nuova – Rialto – Accademia – Campo Santa Margherita

Domenica 29 Novembre, alla vigilia della 21° Conferenza delle Parti dell’Onu sul clima a Parigi, in tutto il mondo vi sarà una giornata di mobilitazione per chiedere di fermare il surriscaldamento del pianeta, provocato da attività umane insostenibili, principalmente dalla combustione di materie fossili (carbone, petrolio, gas).

Siamo all’ultima chiamata utile, prima che i processi diventino irreversibili con conseguenze catastrofiche: eventi climatici estremi, ondate di calore, alluvioni e mareggiate che aumentano i rischi idrogeologici, perdita di fertilità del suolo e della biodiversità, desertificazioni, salinizzazione delle falde acquifere, erosioni delle coste e innalzamento del livello medio dei mari.

I cicli vitali della biosfera, ad incominciare da quello dell’acqua, sono in pericolo. Milioni di “profughi ambientali” si aggiungono a chi cerca di fuggire dalle guerre e dalle miseria. Le città costruite lungo le coste sono in pericolo. Il simbolo è Venezia, ma tutta la pianura Padana rischia di essere sommersa se le tendenze non verranno subito invertite.

Stop Global Warming, Demand Fossil Free Energy

Servono politiche energetiche alternative a tutti i livelli: fermare le trivellazioni per la ricerca di nuovi giacimenti di combustibili, sviluppare le energie rinnovabili, eliminare gli sprechi, ridurre i rifiuti e aumentare la differenziata, migliorare l’efficienza degli impianti esistenti, riforestare e cambiare i sistemi di produzione agricola, modificare e ridurre i consumi, cominciando dai trasporti, dall’edilizia e riducendo drasticamente il consumo di carne d’allevamento. Riconvertire il modello economico e sociale si può. Lo dimostrano gli esempi di Comuni virtuosi che adottano “Piani clima”, bloccano il consumo di suolo, salvaguardano l’agricoltura contadina.

Ognuno può e deve fare la propria parte, a partire da sé e dalla realtà in cui vive.

Anche nel Veneto che, pure essendo tra le Regioni a più elevato rischio idrogeologico, non ha né piano energetico, né dei trasporti, né paesaggistico, né un piano organico per la mitigazione dei fenomeni e l’adattamento degli insediamenti umani ai cambiamenti climatici.

Le genti del Veneto vogliono partecipare alla mobilitazione mondiale del 29 Novembre. Le associazioni, i comitati e i gruppi informali impegnati in tanti ambiti per la difesa della salute dell’ambiente e dei territori, stanno promuovendo una campagna di informazione e sensibilizzazione e si danno appuntamento a Venezia, domenica 29 novembre, nel quadro delle iniziative organizzate in tante Città del Mondo per il Global Climate March

Elenco associazioni firmatarie della MARCIA PER IL CLIMA di Venezia:

ACT, Aeres Venezia, AIAB Veneto, Amico Albero, Amico Giardiniere Chioggia, ASPO Italia, Associazione Ambiente Venezia, Associazione Decrescita, Associazione Studenti Universitari e Rete della Conoscenza, Beati i costruttori di pace, Centro Pace di Venezia, Centro Sociale Morion, CGIL Democrazia e Lavoro, COBAS Comune di Venezia, Comitato Cittadini di Tessera e di Campalto contro l’inquinamento, Comitato Difesa Ambiente Territorio Spinea, Comitato diritto alla città Rovigo, Comitato No Corridoio Roma-Latina, Comitato Popolare “Lasciateci respirare”, Comitato “Vivere Mestre”, Coordinamento Nazionale NoTriv, Corr.VE, Ecoistituto del Veneto, Eddyburg, FIOM, Forum Acqua, Gruppo amici del verde di Padova, Gruppo per la salvaguardia dell’ambiente “La Salsola”, Gruppo Vegan Venezia, IIS “Benedetti-Tommaseo”, Il Caicio, InComune, Istituto Nazionale Bioarchitettura Venezia, Italia Nostra, Laboratorio Altra Europa Venezia, Liceo Artistico Michelangelo Guggenheim Venezia, Liceo Benedetti, Legambiente Veneto, Opzione Zero, Presidente municipalità Venezia, Mestre in transizione, Mirano POSSIBILE, Movimento Consumatori del Veneto, Movimento per la decrescita felice di Mestre, Movimento per la decrescita felice di Muggia, No Grandi navi, Padova 2020, Pax Christi, PiGi, Rete veneta dei comitati per l’ambiente, Rifondazione comunista Veneto, SEL Venezia, Valore Ambiente, Venezia bene comune, Venezia Cambia, Vivere Mestre, WWF Venezia e Territorio, ZeroEnergy

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Carissima/o amica/o,

il 30 Novembre si aprirà a Parigi la conferenza delle Nazioni Unite sul Clima. I leader di tutto il mondo si incontreranno per scongiurare il disastro mondiale sul clima, dall’aumento della CO2, all’estinzione continua di specie animali, all’innalzamento dei mari e la conseguente sparizione di numerosi territori e città, di cui Venezia è sicuramente l’emblema. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza ambientale i cui danni ecologici ed alla salute delle persone hanno enormi conseguenze a livello socio-economico.
Per tutto questo e perchè la lotta per fermare i cambiamenti climatici ci veda uniti, in tutto il mondo e non sia il pretesto per nuove guerre e ulteriore odio, abbiamo deciso di sostenere la mobilitazione mondiale in programma per il 29 novembre con l’evento IL RESPIRO DELLA TERRA promosso a Venezia da scuole, associazioni, cittadini e con il patrocinio della Municipalità di Venezia. Ecco il programma:

Ore 9.30-13.45 Convegno “Il Respiro della Terra” presso il Liceo Guggenheim in campo dei Carmini in collaborazione con gli istituti Algarotti, Benedetti e l’Università di Ca’ Foscari. Canzoni, performance e testimonianze per portare con chiarezza sotto gli occhi di tutti la necessità di ripensare globalmente e al tempo stesso in sede locale sia l’economia che il modo di vivere.

Ore 11.50-12.00 Meditazione “Il Respiro della Terra”, in collegamento con diversi punti del globo, nel corso della quale semplicemente e in silenzio ogni partecipante dedicherà il proprio respiro alla terra.

Ore 14.00-19.00 IN MARCIA PER IL CLIMA “Il Respiro della Terra” manifestazione che dal piazzale della Stazione Ferroviaria di Venezia partirà in fila indiana con i manifestanti collegati da un lunghissimo nastro colorato, per attraversare gioiosamente Venezia ed arrivare in campo Santa Margherita. Ciascuno dei partecipanti interpreterà a proprio modo il cambiamento del clima e potrà travestirsi o portare con sé un simbolo e uno slogan inerente al tema della manifestazione, con invito a portare ciascuno 1 metro di nastro colorato per formare un lunghissimo arcobaleno di speranza. Non sono gradite bandiere e slogan non inerenti l’evento. All’arrivo si alzerà una lettura a più voci, per esortare a proteggere il pianeta dallo sfruttamento, per salvare ogni forma di vita e perchè ognuno deve fare la sua parte, a partire da se e dalla realtà in cui vive.

Divulga l’invito a tutti i tuoi contatti!

Grazie e arrivederci a Venezia!

 

CON BRUGNARO, LE MAXI-AFFISSIONI CONQUISTANO L’INTERNO DELLA CITTÀ

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Il padre storico delle maxi-affissioni lungo il Canal Grande, si sa, fu Massimo Cacciari con la benedizione della soprintendente Codello. Con il nuovo sindaco Gigetto Brugnaro la trasformazione di Venezia in Las Vegas ha compiuto un ulteriore Balzo in Avanti. Nella prima foto troviamo la Coca Cola sul Ponte dei Ruttini… pardon, dei Sospiri, una pensata del pensatore Massimo. Nelle altre tre la nuovissima maxi-affissione in Campo San Bortolo, a cura dell’amministrazione Brugnaro. Povera Venezia:- (

BRUGNARO: PAGHINO, ENTRINO E DISTRUGGANO PURE…

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Grandi navi: una nave da crociera nel canale della Giudecca davanti a piazza San Marco, Venezia 27 settembre 2014. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Segnalo due articoli interessanti: quello dell’Huffington Post:

http://www.huffingtonpost.it/2015/11/02/grandi-navi-venezia-sindaco-brugnaro_n_8449588.html?utm_hp_ref=italy

e quello del “Granello di sabbia”, a cura del Comitato No Grandi Navi/Silvio Testa, di cui riporto l’incipit:

“In primavera è ripartita la stagione delle crociere e per Venezia, nonostante quattro anni di lotte da parte di cittadini e associazioni ambientaliste, non è cambiato nulla: le grandi navi, fuori scala con la città e con la laguna, continuano come sempre a transitare per il Bacino di San Marco: circa 500 gli attracchi previsti nel 2015, con due passaggi per ogni nave davanti a Palazzo Ducale. “Ma sono navi più piccole”, diranno gli armatori e il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, riferendosi al fatto che in Bacino non passeranno navi di stazza lorda superiore alle 96 mila tonnellate. “Una scelta volontaria”, aggiungeranno, dimenticando di ricordare che il limite è stato imposto da un decreto del Governo che, è vero, è stato cancellato da una sentenza del TAR, ma emessa dopo che le compagnie da crociera avevano già definito i loro programmi per il 2015. In ogni caso, le navi da 96 mila tonnellate non saranno dei mostri da 135 mila tonnellate di stazza lorda, come la Msc Divina che l’anno scorso veniva tranquillamente ogni settimana in laguna, ma sono pur sempre navi enormi, lunghe anche 300 metri: il Titanic, tanto per dare un termine di paragone, stazzava 46 mila tonnellate. Queste navi dislocano, ossia muovono, tanta acqua quanto pesano, e si può solo immaginare, dato che nel merito non c’è alcuna indagine, quali effetti queste masse in pressione provochino su rive e fondazioni antiche, medioevali. In laguna, invece, smuovono il fondale e la marea si porta in mare le sospensioni: ogni anno a causa dei traffici portuali si perdono un milione di metri cubi di sedimenti e la profondità.media della laguna, che cent’anni fa era di 40 cm., è oggi di 1,50 m. e tra cinquant’anni (studi dell’Istituto di Idraulica dell’Università di Padova) sarà di 2,50 m! Cioè non ci sarà più una laguna. Ma la dimensione delle navi non è l’unico problema:.. ”

Il resto qui

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